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Parlamento Europeo : 3 Richieste all’Italia e la situazione attuale.

Il 4 Dicembre al Parlamento Europeo, in un incontro organizzato da ENSP (European Network for Smoking and Tobacco Prevention), è stata illustrata la situazione del consumo di tabacco in Italia e le proposte per contrastarlo.

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FONDAZIONE VERONESI : 2 Sostanze cancerogene prodotte dalla IQOS

Roberto Boffi, pneumologo, responsabile del centro antifumo dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, illustra i dati scientifici preliminari relativi all’utilizzo di iQOS.

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Sigaretta Elettronica : i 3 Punti della Medicina Tedesca.

I Chirurghi cardiovascolari Tedeschi spiegano perchè sono a favore della Sigaretta Elettronica

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In Medicina generale si parla chiaro: “Sigarette elettroniche sono efficaci”

Simg prende posizione in favore dello svapo.

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Sigarette elettroniche,nessun impatto da fumo passivo per i non fumatori

I sondaggi dimostrano che fino al 99% di coloro che usano la sigaretta elettronica sono fumatori o ex fumatori.

La Public Health England e il Royal College of Physicians hanno ribadito, alla luce di tutti gli studi effettuati fino ad oggi, che lo svapo è del 95% meno dannoso del fumo.

Anche se non è ancora possibile conoscere i danni a lungo termine derivanti dall’uso, per almeno 10anni, della sigaretta elettronica, praticamente nessuno scienziato credibile afferma che i danni potrebbero essere lontanamente simili a quelli causati dalla sigaretta di tabacco.

Il cancro ai polmoni, le malattie cardiache, l’ictus o BPCO a cui i fumatori sono soggetti,  che negli Stati Uniti uccidono mezzo milione di fumatori all’anno, derivano dall’esposizione a catrame, monossido di carbonio e tossici nocivi causati dalla combustione delle foglie di tabacco.

Dato che le sigarette elettroniche non contengono tabacco e non producono fumo, è facile intuire perché i ricercatori della sanità pubblica raccomandino sempre più spesso ai fumatori che desiderano ridurre il danno da fumo, di passare alle sigarette elettroniche.

Il dott. Riccardo Polosa e alcuni ricercatori dell’Università di Catania hanno recentemente pubblicato uno studio a lungo termine sulla rivista Nature; nei risultati  non è stato riscontrato alcun danno alle vie respiratorie negli utilizzatori giornalieri di sigarette elettroniche, non fumatori abituali.

Polosa ha detto:

“Nonostante le precedenti preoccupazioni sulla salute, il nostro studio mostra per la prima volta che non c’è nessun rischio per gli utilizzatori a lungo termine che non hanno mai fumato nelle loro vite”

Gregory Conley, presidente della American Vaping Association afferma:

“Se non si notano impatti negativi sulla salute dovuti a svapo quotidiano tra coloro che prima non fumavano, come è etico continuare a mettere in guardia i fumatori dall’usare questi prodotti?”

Polosa e i suoi colleghi hanno anche recentemente pubblicato una revisione delle prove sull’impatto delle e-sigarette sui pazienti con BPCO.

#SigarettaElettronica , #SigaretteElettroniche , #SmettereDiFumare , #Tabagismo , #Nicotina , #ComeSmettereDiFumare

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In Europa 9 su 10 vogliono normativa sulle #SigaretteElettroniche sganciata dal tabacco

Divulgati i risultati della consultazione pubblica voluta dalla Commissione europea. Gli italiani, come al solito, hanno disertato l’appello: hanno partecipato 296 persone.

La Commissione europea ha divulgato i risultati della consultazione pubblica sui prodotti del tabacco e degli strumenti di riduzione del danno in vista di una probabile tassazione concordata in tutta Europa.

La risposta degli europei non lascia adito a dubbi: l’88,9% ritiene che lo svapo non sia un prodotto del tabacco.

Massiccia l’adesione dei cittadini tedeschi che rappresentano il 42,8% delle risposte, superando di molto gli spagnoli e e i francesi.

È patetico riscontrare che la partecipazione italiana non ha superato le 300 persone.

La partecipazione diretta nel nostro Paese è un concetto ancora difficile da capire, l’Italiano medio non comprende più l’importanza di far sentire la propria opinione alle istituzioni, che poi stabiliscono le normative da seguire; solo dopo che le cose sono fatte scattano le lamentele.

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All’estero si pensa alla salute, in Italia solo a fare cassa

Si parla di sigaretta elettronica e si abbatte il mercato!

In tutta Europa il dibattito è incentrato sulla salute e sulla sanità.

A partire dalla ottava edizione della Conferenza delle parti che dal 1° ottobre avrà luogo a Ginevra, gli attori economici e istituzionali si confronteranno sul futuro degli strumenti di riduzione del danno, tracciando il quadro attuale e le linee programmatiche per il prossimo biennio.

Nel Regno Unito, dove la sigaretta elettronica è il principale strumento per smettere di fumare, la Public Health England  ha quantificato la riduzione del danno: las igaretta elettronica, abbatte del 95 per cento il danno provocato dal fumo della sigaretta tradizionale.

Il parlamento britannico ha da poco concluso una indagine ed ha concluso che : le istituzioni devono adoperarsi per incoraggiare i fumatori a passare al vaping.

I medici Britannici devono consigliarlo ai propri pazienti fumatori mentre lo Stato non deve tassarlo per consentirne la maggiore diffusione possibile, né sottoporlo alle limitazioni del fumo tradizionale.